I social media hanno cambiato radicalmente il modo in cui le persone vivono la vita ed effettuano le loro scelte. Per questo adottare delle strategie social per musei diventa un elemento imprescindibile per tutte le realtà che vogliano sopravvivere (e non solo) alle nuove generazioni. Al di là di tutto quello che può sembrare vanità o facezia, i social possono essere un potente strumento per raggiungere e attrarre un nuovo pubblico, farsi conoscere e restare al passo coi tempi moderni.

Dopo aver illustrato in questo articolo alcune soluzioni digitali innovative per il settore cultura, vediamo ora alcuni esempi di strategie social per musei adottate in giro per il mondo.

Step 1- definire il proprio pubblico giovane

Nelle strategie social per musei che funzionano, il primo passaggio è identificare il proprio target. E utilizzando i social possiamo ipotizzare che il target ideale sia la fascia 18-38 anni, pagante e agile con la tecnologia.

Inoltre bisogna cercare di seguire i trend del momento e cogliere gli spunti dalle mostre che van per la maggiore. Quindi, oltre a siti di riferimento come  Art Newspaper o gruppi competenti come Artribune,  ascoltate gli altri, cogliete ciò che è virale, chiedete ad amici che abusano di social e telefonino quali sono i meme del momento, tutto può esservi di ispirazione.

Quindi, avere il polso della situazione è importante, ma come trasformarlo in una strategia e qual è il vantaggio di rendere i social media uno dei tuoi principali contatti con il pubblico?

Step 2: Creazione strategie social per musei vincenti

Il bello dei social e di strategie social per musei vincenti è che non devono per forza costare un occhio della testa, ma possono essere realizzate internamente. Come tutte le cose può essere fatta bene o male, quindi è fondamentale intanto definire il proprio stile e la propria linea editoriale, così la grafica, il copy, i contenuti saranno fluidi e organici. Se si riesce a pianificare con il proprio staff una produzione di contenuti costante e soddisfacente, la si può sempre sottoporre poi a uno specialista di social media, ma sicuramente i costi saranno contenuti.

In definitiva i social media sono un mezzo potente (e gratuito!) per diffondere il tuo messaggio culturale, ma per farlo al meglio devi essere creativo.

Step 3: Già disponi di una collezione da mostra…. Rendila memorabile!

Le opere devono parlare, intrattenere, entusiasmare. Dagli la voce che meritano nell’era moderna e trova un modo per trasmettere agli altri la stessa passione che sicuramente tu nutri per la tua collezione!

Al giorno d’oggi non è più possibile limitarsi a mostrare le opere con le loro didascalie, nessuno se le fila più.  

Step 4 – Scegli il tuo stile e mantienilo

Anche se all’inizio può non sembrare semplice, una volta trovato lo stile che caratterizza il proprio brand, i benefici saranno molteplici.

Ad esempio il portavoce del  Field Museum di Chicago è SUE, il suo T.Rex, che, nemmeno a dirlo, su twitter ha 60.000 follower!

Un altro caso di studio sui social è il  Museum of English Rural Life, piccolino, ma che con una bella foto e un copy creativo è riuscito ad avere più di 110.000 Mi piace e 30.000 retweet. Questo solo post ha permesso alla piccola realtà di passare da 9,7K follower a 143K.

Step 4 – Rendi le cose interessanti coinvolgendo gli utenti

Negli ultimi anni le migliori strategie social per musei hanno reso protagonisti di remake, rivisitazioni, concorsi creativi gli utenti stessi. Promuovendo gare per la creazione dei migliori meme, gif, video, interviste,  si può dare un tocco moderno all’arte antica. Così ha fatto la Tate Modern lanciando un gif party a tema 1840 o il LA County Museum of Art (LACMA) che, con questo concorso su Reddit  ha chiesto di creare dei meme dai su capolavori dell’arte classica

Nell’era di Internet, lo strano ha successo e permette di avvicinare all’arte ed alla cultura un pubblico che altrimenti si sentirebbe estraneo.

Step 5- Mettere a disposizione i tuoi contenuti

Il contenuto è re e i musei ne hanno a bizzeffe e nelle strategie social per musei questo deve essere un elemento centrale. Ci sono molti modi in cui puoi proporre ciò che il tuo museo ha da offrire; potrebbe essere una storia ben raccontata, o un aneddoto su come un’opera d’arte è finita nel tuo museo e i luoghi che ha attraversato prima di arrivare a te. Non aver paura di essere creativo e non istituzionale. Approfitta di funzionalità come l’opzione di immagini multiple che consente alle persone di scorrere una serie di foto e crea video divertenti con quello che si trova in esposizione. Inizia la digitalizzazione della tua collezione senza troppi timori, con gli strumenti odierni i risultati di qualità son pressochè garantiti.

Step 6- Coinvolgi tutto lo staff nella tua strategia social

Parla con i tuoi curatori e scopri le storie interessanti che circondano i tuoi pezzi. I social media sono più di una semplice vetrina, sono un ambiente di  coinvolgimento che ti permetterà di diffondere il tuo messaggio  in un modo originale che farà divertire le persone. Raccogli gli aneddotti, i punti di vista differenti, fai interviste al tuo staff (che sarà di appassionati) , chiedi loro di riprendere e commentare il pezzo che preferiscono o di collegarlo a elementi della cultura pop.  Devi rendere la tua mostra memorabile, così gli utenti passandoci davanti si ricorderanno della chicca ed entreranno.

Step 7- Vai dietro le quinte per ispirare le persone

Non molte persone si rendono conto di quanto lavoro richieda la manutenzione di un museo, ma al Rijksmuseum piace farlo sapere alla gente. Con la sua collana di contenutibehind the scenes ha dato ai nerd dell’arte l’opportunità di vedere come un dipinto viene restaurato e mantenuto.

Step 8- Non ti accontentare dei Mi piace, coinvolgi il tuo pubblico

Interagisci con il tuo pubblico: metti mi piace alle foto che hanno pubblicato dai tuoi musei, commenta le loro foto e segui gli artisti emergenti. Rispondi su Twitter se ti taggano in un post. Apprezza le persone che commentano le tue foto o twittano. Crea relazioni, anche se son sul piano digitale. Se qualcuno ha scattato una foto della tua mostra, assicurati di mettere mi piace o di lasciare un commento sul suo profilo per guadagnare il suo apprezzamento.

Fornisci tramite pillole live l’interpretazione della tua mostra, pezzo per pezzo, creando puntate che diventeranno imperdibili per i tuoi appassionati, esattamente come farebbe una guida di un tour, solo che lo farai con delle piattaforme digitali che esploderanno a dismisura il tuo pubblico.

Step 9- Fai in modo che ciò che hai si faccia pubblicità da solo

Sempre più le mostre del giorno d’oggi puntano a proporre contenuti che spopolino sui selfie.

Il Baloon Museum, il Museo delle Illusioni, il Wonder Experience di Amsterdam son solo pochi esempi di un trend che sta prendendo sempre più piede  che è quello di proporre ambientazioni in cui la gente si scatti foto a raffica.

E questo perché ? Perché è tutta pubblicità gratuita e garantita, che permette alla struttura di farsi conoscere e di avere migliaia di foto scattate, che verranno poi condivise su Instagram e susciteranno l’interesse di nuovi visitatori. La mostra si sta essenzialmente vendendo da sola.

Crea degli angoli instagrammabili dove la gente non può trattenersi dallo scattare un selfie e invitali a condividerle sui tuoi social, ovviamente garantendogli i credits.

Ma non per forza solo queste mostre moderne, fatte ad hoc, possono avere questo successo. Tutti i musei han dei pezzi da prima pagina e questi vanno valorizzati e resi riconoscibili, così da  sfruttare al meglio il loro potenziale.

E non dimenticarti di tenere d’occhio la tua strategia social e vedere cosa funziona meglio per te.

Non aver paura di sperimentare, ma monitora ciò che funziona e fai di più. Tieni d’occhio ciò con cui il tuo pubblico si impegna di più e continua così. Costruisci una community online che li renda entusiasti di vedere la tua collezione anche offline.